Si è concluso mercoledi 5 gennaio con la cerimonia di premiazione presso i rinati locali della Nuova libreria Bosio di Chieti il concorso per i presepi più belli indetto dalla storica libreria diocesana.
Sono tre i premiati: uno scelto dalla rete quale più votato e due, per originalità e territorialità, designati da una apposita commissione – sulla base della tipologia di opere pervenute: 25 le candidature presentate via mail e 15 sulla pagina Facebook, cosa questa inaspettata e che ha indotto la giuria ad una piccola modifica del regolamento, al fine di valorizzare maggiormente i materiali ricevuti, inserendo il premio critica ed originalità.
Vincitori di questa prima edizione sono risultati:
Premio “Like pubblico e vincitore assoluto: Presepe della parrocchia Ss Crocifisso di Chieti Scalo
Premio critica territorialità: Presepe dell’amministrazione comunale di Lettomanoppello
Premio critica originalità: Presepe dei bambini della parrocchia Ss Salvatore di Palombaro
A ritirare il primo è intervenuto il parroco don Guido Carafa. È il presepe della rinascita ha commentato il parroco – tutto preparato dai miei ragazzi del catechismo. Sono orgoglioso perché ogni gruppo, a turno, ha allestito una scena della sacra rappresentazione. Sto pensando di posizionare il premio di questo concorso, che fa riscoprire le nostre radici cristiane, purtroppo spesso calpestate dal consumismo o dalla quotidianità – una particolare e preziosa statua di Gesù bambino dormiente – in una nicchia o creare uno spazio in parrocchia”.
Felice anche il sindaco di Lettomanoppello, Simone Romano D’Alfonso accompagnato dall’assessore al Turismo, Arianna Barbetta. “Il nostro presepe identifica la nostra realtà, il nostro borgo, che anche la Regione ha riconosciuto quale “Città della pietra”, pertanto ci siamo sentiti di partecipare mostrando il lavoro di un nostro artigiano che rappresenta appieno il nostro intento di valorizzare la pietra della Majella. Qualche giorno fa, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Bruno Forte abbiamo fatto dono di una scultura della natività, che ci è stato promesso custodirà nel suo ufficio. Partecipare a questa iniziativa ci è sembrato un giusto modo per auspicare nella ripresa e perché no pensare per il prossimo anno di creare un vero e proprio percorso natalizio sui presepi in pietra”.